
Mastoplastica Additiva Ibrida, un nuovo metodo per un seno più naturale!
Mastoplastica additiva ibrida, facciamo chiarezza!
Cosa è la mastoplastica additiva ibrida o la mastoplastica con protesi e lipofilling?
Tradizionalmente siamo abituati a pensare all’utilizzo delle protesi mammarie per aumentare il volume delle mammelle (mastoplastica additiva tradizionale) come unica tecnica disponibile. Grazie ad un processo continuo e costante di ricerca ormai abbiamo a disposizione protesi mammarie di tutte le forme e dimensioni, di vari tipi consistenza e con testurizzazione (l’involucro della protesi) che variano dal liscio, al micro e fino al nano testurizzato.
Sono state sviluppate moltissime tecniche per effettuare l’impianto delle protesi mammarie. Queste possono essere inserite dal solco inframammario, dall’areola o dall’ascella, in alcuni casi è stato descritto addirittura il posizionamento tramite l’ombelico!! Le protesi mammarie possono essere inserite in posizione sottoghiandolare, sottomuscolare o anche dual plane!
Fino a pochi anni fa l’inserimento delle protesi mammarie è stata l’unica tecnica disponibile per aumentare il volume del seno ed effettuare quindi una mastoplastica additiva.
Da oggi c’è una nuova possibilità: la mastoplastica additiva ibrida o mastoplastica con protesi e lipofilling
Da alcuni anni grazie alla ricerca sulle cellule staminali e sul grasso (tessuto adiposo) è stata sviluppata una nuova tecnica: il lipofilling.
Questa tecnica consiste nel:
-prelevare il grasso in zone del corpo dove ci sono dei naturali accumuli: addome, fianchi, interno coscia, interno ginocchia, trocanteri etc
-centrifugarlo o lasciarlo sedimentare per isolare la sola componente adiposa eliminando sangue, liquido di infiltrazione e cellule non idonee
-reimpiantarlo nelle zone dove necessita
Grazie alla tecnica del lipofilling è possibile sia ripristinare carenze di volume (asimmetria mammaria, asimmetrie del volto, depressioni dovute a cicatrici etc) sia “ricostruire” e migliorare la qualità di tessuti cicatriziali o rovinati (come ad esempio accade dopo i trattamenti radioterapici).
La tecnica del lipofilling o trapianto di grasso autologo, è nata in chirurgia ricostruttiva permettendo splendidi risultati per il trattamento delle cicatrici da ustione e gli esiti della radioterapia nella chirurgia del tumore della mammella.
Oggigiorno il lipofilling viene utilizzato anche in chirurgia estetica per il ringiovanimento del volto, per l’aumento di volume dei glutei e dei seni.
Grazie alla tecnica del lipofilling (trapianto adiposo autologo) è possibile effettuare una mastoplastica additiva, ovvero l’aumento di volume di un seno piccolo e svuotato, senza l’ausilio delle protesi mammarie di silicone tradizionali ottenendo una mammella morbida e naturale. La tecnica del lipofilling è indicata in caso di seno piccolo, ipotrofico ed in pazienti con accumuli adiposi sufficienti per effettuare un prelievo per il riempimento della mammella.
Purtroppo molto spesso seni piccoli si associano a pazienti molto magre dove la possibilità di un prelievo di grasso sufficiente non è possibile ed in questi casi è necessario il posizionamento di una protesi tradizionale.
Oltre all’impianto di protesi e al lipofilling esiste una terza possibilità: LA MASTOPLASTICA ADDITIVA IBRIDA
In questo caso si effettua una fusione delle due tecniche. Grazie alle protesi mammarie si ottiene un volume adeguato e grazie al lipofilling non abbiamo la necessità di inserire protesi di volume elevato ottenendo:
- Una diminuzione dei rischi dovuti ad un elevato volume delle protesi mammarie
- Una diminuzione della “percezione” della protesi
- La palpabilità della protesi
- Minor rischio del fenomeno del rippling
- Risultato più “morbido”, armonico e naturale
- Correzione di eventuali asimmetrie
- Ridefinizione dei profili della mammella
- Correzione, tramite l’aspirazione del grasso, di accumuli adiposi localizzati
- Nella pazienti più magre rende il risultato più naturale
La mastoplastica ibrida o mastoplastica composita è quindi una tecnica moderna nata dalla tecnica tradizionale con impianto di protesi unita al trapianto di grasso permettendo di sfruttare tutti i lati positivi delle due tecniche.